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La Nuova Classificazione Energetica dei Climatizzatori |
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La Nuova Etichetta Energetica dei Climatizzatori d'Aria |
La Vecchia Classificazione Energetica dei Climatizzatori |
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Rassegna Stampa
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Questo sito è una guida attenta per l'utente, privato o azienda che sia, che decidendo di climatizzare la propria casa o luogo di lavoro, vuole sapere cosa gli serve e come prevenire eventuali brutte avventure. All'interno, i termini tecnici sono volutamente omessi e sono sostituiti da spiegazioni semplici ed intuitive. Questo affinché possiate avere un quadro più completo del mondo del condizionamento dell'aria. Inoltre, con collegamenti diretti ad aziende terze della Rete di Vendita e Installazione e con l'enorme database dei "Climatizzatori a Confronto" a vostra disposizione, vi aiuta a trovare rapidamente la soluzione di macchine e impianti più adatta al vostro caso. Visitate le nostre rubriche, scoprirete tutto ciò che serve ad avere le idee più chiare. "La Redazione"
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Grande novità per quanto riguarda la Classificazione Energetica dei Climatizzatori
del tipo aria/aria (i classici split) con potenza termica nominale sino a 12kW. Le nuove macchine in produzione hanno ampiamente superato i vecchi livelli, così come essi erano fissati nella ormai ex
Direttiva 202/31/CE che determinò la
vecchia etichetta.
La legislazione europea è intervenuta con un nuovo regolamento, il
626/2001
UE che integra la direttiva 2010/30/EU, introducendo nuovi
requisiti minimi ai fini dell'Efficienza Energetica basati:
- sull'evidenza che i climatizzatori sono utilizzati di norma in condizioni di carico parziale, finalmente si da il giusto risalto alla
Tecnologia Inverter;
- sulla prestazione stagionale, che tiene conto di 4 possibili regimi di funzionamento, 1 stagione di raffreddamento e 3 possibili stagioni
di riscaldamento (media, più fredda, più calda);
- sul fatto che (per fortuna) sono spesso spenti o in standby.
Ecco allora vi presentiamo le
Nuove Classi di Efficienza Energetica dei Climatizzatori d'Aria e la
Nuova Etichetta Energetica.
Certamente il "nuovo punto di vista stagionale" introduce migliorie significative riguardo la valutazione delle prestazioni generali
delle macchine, costringendo i costruttori a migliorare i propri prodotti. Ma un aspetto ci lascia perplessi.... Quello dei controlli inerenti la conformità degli
apparecchi rispetto a quanto dichiarato in etichetta. Non abbiamo dubbi sulle aziende leader, per loro è più semplice rispettare le regole che aggirarle. Ma quando sul
"banchetto" dell'ipermercato di turno incontreremo il solito climatizzatore dal marchio sconosciuto, che costa la metà (forse
anche meno) e che promette le stesse performance dei modelli più accreditati, chi controlla? Quale organo potrà in maniera rapida
rimuoverlo dal mercato? Le stesse aziende a chi si rivolgeranno per certificare le prestazioni delle proprie macchine? Sarà ancora Eurovent? Ma se l'istituto "X" è pagato dall'azienda che sottopone a prova il proprio modello, potrà essere
il giudizio davvero terzo?
Forse sarebbe ora che la stessa Unione Europea si facesse carico della bontà dell'azione di controllo. Operano in Europa varie
associazioni di consumatori che effettuano test indipendenti su vari prodotti presenti nei mercati nazionali (in Italia una per tutte
Altroconsumo). Affidare ad un consorzio internazionale di esse il compito di realizzare un Laboratorio di Misura delle Prestazioni
Europeo (con i dovuti finanziamenti), attrezzato per sottoporre a test riguardo la conformità di quanto dichiarato in etichetta (non
dire quale è il migliore), a campione: i climatizzatori, ma anche lavatrici, frigoriferi e ogni sorta di bene contrassegnato
dall'Etichetta Energetica, potrebbe essere una soluzione percorribile per garantire davvero ciò che tutti i regolamenti
cercano di favorire: la scelta consapevole (e senza inganno) del consumatore.
Ristrutturazioni: indicazioni sull'installazione di un condizionatore
Quando si parla di installazione di un condizionatore non ci si riferisce solo a quella “semplice” ma è possibile che questo tipo di
operazione vada effettuata in fase di ristrutturazione e in questi casi è utile soffermarsi sulle soluzioni possibili per un intervento
che risponda in modo preciso a determinate esigenze. Vediamole nel dettaglio.
In fase di ristrutturazione edilizia gli interventi e le operazioni che vanno preventivate non riguardano solo la struttura
dell'edificio (pareti, soffitti ecc) o gli impianti, ma anche tutto ciò che si integra con questi aspetti. Per esempio l'installazione
di un condizionatore deve essere pianificata tenendo in considerazione anche alcune operazioni eseguite durante la
ristrutturazione e può dipenderne sensibilmente.
Installare un climatizzatore in fase di ristrutturazione: le soluzioni possibili
L'installazione di un climatizzatore in fase di ristrutturazione dipende chiaramente dai lavori che verranno effettuati
nell'edificio. Poniamo il caso di un'abitazione per la quale in fase di progetto sia stata pianificata la realizzazione di un
controsoffitto.
In questa situazione sarebbe ottimale optare per l'installazione di un climatizzatore a cassetta. Questo tipo di impianto, infatti, si
presta alla perfezione in quanto viene inserito proprio all'interno dell'incasso. Le caratteristiche? Questi tipi di condizionatori non
solo sono ugualmente prestanti, ma sono anche invisibili e si adattano perfettamente ad una particolare esigenza evidenziata in
fase di ristrutturazione. Si adattano a spazi limitati e consentono di veicolare l'aria fresca in modo uniforme negli ambienti
attraverso dei bocchettoni. Spesso vengono considerate come delle ottime soluzioni per il risparmio energetico.
Un'altra situazione che potrebbe verificarsi durante i lavori di ristrutturazione riguarda il caso in cui debbano essere realizzate
delle contropareti per ragioni legate alla necessitàdi isolare termicamente l'edificio e quindi di limitare i consumi energetici.
L'installazione del climatizzatore può avvenire quindi usando per esempio un impianto centralizzato con canalizzazioni e bocchette
dell'aria a parete. In questo modo, come sopra, si avrà anche un effetto di diffusione omogenea dell'aria fredda.
Un'ottima soluzione potrebbe essere anche la scelta di un sistema come
Alasplit di Mitsubishi, un dispositivo automatizzato per
l'incasso, con scomparsa a parete. Risponde alle esigenze estetiche, problematiche che ultimamente riguardano quasi tutte le operazioni
di ristrutturazione.
Con la pubblicazione sulla GU n.147 del 26-6-2012 - Suppl. Ordinario n. 129, diventa realtà il Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 Misure urgenti per la crescita del Paese", che interviene sulle Ristrutturazioni Edilizie. Tra le novità importanti per rilanciare la crescita, sino al 30 Giugno 2013 la Detrazione IRPEF del 36% passa ora al 50%, su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare (art. 11).
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